Passi.

Chi sono io?

Non sono nessuno.

Ma anche essere nessuno non ti eviterà di trovare la tua strada.
Una strada che sarà di fronte a te,prima o poi.
E questa strada sarà non da percorrere, ma da attraversare.
E sarà una strada enorme. Smisurata, sarà una strada che non hai mai visto prima, sarà una strada il cui asfalto brucerà sotto i tuoi piedi, anche nella più buia e nera delle notti; sarà una strada colma di auto velocissime, sarà una strada brulicante di scie rosse e bianche molto più grandi di te. Cento volte più grandi di te.

E all'improvviso, sarai grande come un animaletto. Perchè si può essere grandi quanto si vuole. Ma la tua strada sarà cento volte più grande di te.

Sentirai la terra fremere e tremare ad ogni passaggio, ad ogni scia. Sentirai il rumore del vento, la sabbia sferzarti la faccia.
Puoi far passare minuti, ore, giorni, ma la strada resterà lì, trafficata sempre, mai ferma.
C'è solo quella strada, intorno a te niente, oltre quella niente.

E tu sai che devi attraversarla. Non c'è un motivo. Non adesso per lo meno.
E questa volta, per questa strada, sei solo.

Non hai armi. Non hai congegni, non hai trucchi.
Hai solo le tue gambe ed il tuo cappello.

Improvvisamente, capisci che non puoi fare altro, puoi solo attraversare la strada col cappello in mano, e nient'altro. Ascoltare il vento, mettere un piede dietro l'altro con calma, senza correre mai e comunque senza mai esitare un momento.

E sarà quello il momento in cui, se avrai il permesso, potrai vedere l'altro lato.
Dove non c'è niente. Dove c'è tutto.
Perchè una volta dall'altra parte, essere vivo per te è già tutto.

Ma questo avverrà,forse, dopo.
Adesso, mentre le scie fischiano a pochi centimetri dalla tua faccia e il cappello viene scosso dal vento, al buio, al freddo, devi cominciare.

Superare la prima striscia bianca.
Mettere un passo dopo l'altro.

Ogni passo è un regalo.
E poi si vedrà.

Ci vediamo dall'altra parte.


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