La Novella

A volte, penso.

Quando succede, tutti si preoccupano.
Anche Gea e Gaia, le mie due piante verdi, sbiadiscono e mi guardano un pò allarmate.

Quelli che leggono il blog sbuffano e vanno sui siti osè, perchè già hanno i loro problemi, e tutte le volte che scrivo qualcosa un pò di serio, gli viene mal di stomaco e preferiscono una tizia tettoruta alle preoccupazioni e alle travi che sollevo ogni tanto.

Perciò ecco, ho visto "il diavolo veste prada" stasera, e volevo fare qualche considerazione un pò seria, ma so già che perderei i miei ventiquattro lettori se parlassi di aspirazioni nella propria vita e dubbi sul successo e riflessioni sui fallimenti, quindi non ne parlerò.

Vi racconterò una divertente favola, allora.

C'era una volta un allegro fattore: questo fattore era allegro e felice, perchè al mattino si alzava e andava a dare da mangiare alle sue galline che, tutte contente, dopo avergli beccato le caviglie per la fame, si lanciavano sul grano che spargeva.
Era felice perchè aveva sempre sparso il grano, ed era una cosa divertente e remunerativa,e suo padre gli aveva insegnato con cura come spargerlo e si riteneva il migliore nello spargere il grano.
Però c'era una cosa di quella vita che non gli piaceva, ed era farsi ribaltare di botte dalla moglie.
La moglie tutte le mattine si alzava,scendeva, faceva colazione con caciotta e costina di caribù intinta nella senape, e poi ribaltava di botte il marito.
Infatti tutte le mattine passava il postino, vedeva il fattore a testa in giù,tutto ribaltato, e gli diceva "Ehilà! già passata la moglie stamattina?" , e chiacchieravano sul tempo. Poi il postino,che faceva palestra, lo prendeva per i piedi, gli dava una scrollatina e lo rimetteva dritto.

Un giorno però il contadino, stanco delle solite ribaltate, decise di andare per il mondo a cercar miglior fortuna.
Così la sera diede un bacio alle sue galline, diede un bacio ed un sonnifero potente alla moglie, e il mattino dopo, prestissimo, si alzò e uscì di casa.
Camminando, dopo alcuni giorni,un mattino presto il contadino incontrò una signora che allevava galline. Era giovane e carina,e non sembrava in grado di ribaltare nessuno; così chiese alla giovane donna se per quella sera poteva fermarsi a dormire in cambio del suo aiuto per quel giorno; ed ella acconsentì.
Per tutto il giorno arò,zappò e accudì le galline, e la giovane donna si stupì di quanto era bravo nell'accudire le galline.
Il mattino dopo, però, egli si accorse che la giovane donna era incredibilmente stupida. Se ne accorse così, di colpo, mentre faceva la sua abbondante colazione. Fu solo un'intuizione,eppure decise di seguirla, forse era anche per il fatto che vide la giovane cercare di lavare il pavimento con una pelle di gatto, con tutto il gatto vivo attaccato che la graffiava disperatamente.
Comunque fosse, decise di riprendere il cammino.
La giovane donna si irritò non poco per aver perso un aiutante così bravo con le galline, e per la frustrazione lavò il gatto e lo stese al sole al rovescio, per non farlo sbiadire.

Alcuni giorni dopo,una mattina il fattore incontrò un'altra donna che faceva razzolare le galline. Questa volta decise per prima cosa di scambiare con lei due chiacchiere.
Si accorse presto che ella era giovane, carina ed intelligente. Decise di proporre anche a lei il patto, ella acconsentì ed entrambi si trovarono a fine giornata soddisfatti e contenti del patto stabilito.
Il mattino dopo, però, il fattore si rese conto che la donna era terribilmente antipatica. Non seppe stabilire se questa intuizione fu suggerita dal fatto che la giovane donna insultava ripetutamente i suoi vestiti nonchè i suoi avi per il semplice motivo che il fattore aveva deciso di lavarli nel lavandino della cucina anzichè in lavatrice, spargendo terra, sabbia e sudore del giorno prima ovunque.
In ogni caso, il fattore non ci pensò due volte; prese armi e bagagli, salutò le galline della giovane e ripartì. La donna per la stizza e l'antipatia picchiò il cane, che guaì e le morse una caviglia. Allora per il nervoso passò il resto della giornata ad inseguire con la scopa di saggina le sue galline, che per la paura fecero uova sottilissime e la lasciarono senza cibo per alcuni giorni.

Molti giorni dopo,il fattore incontrò una terza fattoria. Era un mattino, e anche in questa fattoria c'era una giovane donna. Chiacchierando e scherzandoci insieme, scoprì che ella era carina,giovane,intelligente e anche simpatica. Decise quindi di restare con gli stessi patti stabiliti nelle altre fattorie.
Tutto fu tranquillo e divertente, e il mattino dopo non accadde nulla di particolare, anche se scoprì che la giovane donna era terribilmente violenta. Forse lo intuì perchè per preparare il latte coi biscotti picchiava la mucca, spaccava il secchio col latte in due per rovesciarlo nella tazza e riempì di pugni il tacchino, per il semplice fatto che si era innervosita perchè il latte mancava di zucchero.
Allora il fattore prese ancora una volta armi e bagagli e ripartì.
La signora per il nervoso distrusse la sua cucina, la cucina del vicino e picchiò ancora il tacchino, che fu costretto nottetempo a telefonare al telefono di piume per denunciare gli abusi.

Dopo giorni e giorni, il fattore incontrò un'altra fattoria. Questa fattoria era però particolare: le galline arrivarono immediatamente ad abbracciarlo, e tra le galline c'era anche la donna che tanto tempo prima aveva lasciato per cercare fortuna. Anche lei lo stava abbracciando, con le lacrime agli occhi, pregandolo di rimanere.
"Ma se tenevi tanto a me, perchè mi ribaltavi di botte tutte le mattine?", chiese il fattore.
"Ma tu non mi hai mai detto che non eri d'accordo! e io credevo di farlo per farti piacere!", rispose lei.
Dopo quel giorno, la moglie del fattore non ribaltò più di botte il marito, e il marito potè finalmente chiacchierare col postino stando sui piedi e non sulla testa.

Molti di voi non troveranno niente in questa favola;
tuttavia la morale è che non c'è bisogno di cercare chissà cosa nel mondo, quando lo si ha a portata di mano e basta parlare per spiegarsi ed ottenere la felicità.

Cosa c'entra col "diavolo veste prada", questo invece non lo so: questo post l'ho salvato in "bozze" più di un anno fa e non ho mai saputo come concluderlo, solo oggi ho capito che la soluzione era davanti a me, e mi bastava sporgermi e prenderla.


4 commenti:

  1. Giosk

    Diego tu sei un genio intrappolato nel corpo di un falürto. (traduzione dal piemontese non pervenuta)

    Gio

     
  2. Diego

    quanto mi piacerebbe sapere se falürto (ho dovuto usare copia incolla per riscriverlo) è un insulto o solo il nome di qualche vegetale..

     
  3. Érola

    non male l'idea di lavare il pavimento con il gatto...
    ma cosa mi sono persa? ;)

     
  4. Beppazzo

    voglio essere ribaltato da una femmina!

     

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